ALDIQUA. IMMAGINI PER CHI RESTA: Progetto formativo e di ricerca-azione per la gestione del lutto perinatale attraverso le Arti

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ALDIQUA. IMMAGINI PER CHI RESTA: Progetto formativo e di ricerca-azione per la gestione del lutto perinatale attraverso le Arti

Aldiqua. Immagini per chi resta è il progetto realizzato da AO AL – Azienda Ospedaliera di Alessandria, insieme con il Dipartimento Attività integrate Ricerca e Innovazione AO AL – ASL AL, il Centro Studi Cura e Comunità per le Medical Humanities e CCW – Cultural Welfare Center presentato lo scorso 21 giugno durante la giornata di restituzione degli esiti del percorso strategico sperimentale triennale del Cantiere “Well Impact” di Fondazione Compagnia di San Paolo sulla relazione virtuosa tra Cultura e Salute, di cui CCW è alleato strategico della missione Favorire Partecipazione attiva dell’Obiettivo Cultura.

Si tratta di un progetto formativo e di “ricerca-azione” per la gestione del lutto perinatale che ha visto la creazione e la condivisione di un percorso attraverso le Arti per affrontare due aspetti:
1) la gestione del dolore da parte del personale medico e sanitario nei confronti dei genitori che perdono un bambino o una bambina alla nascita;
2) la cura dei curanti offrendo strumenti per affrontare in prima persona il dolore degli altri e il proprio.

Il progetto nasce intorno al libro “Aldiqua. Immagini per chi resta”, scritto da Giovanna Brambilla, che costruisce una narrazione intorno al tema del lutto partendo da opere d’arte, antiche e contemporanee e ben si inserisce in una visione medical humanities nel percorso in atto da parte della struttura di Ostetricia di trasformazione in ‘reparto narrativo’ che ha individuato nella FIDUCIA la parola chiave su cui agire ad ogni livello di relazione. Il presupposto iniziale è la partecipazione culturale per il benessere delle persone, nella visione biopsicosociale e salutogenica e il riconoscimento del valore terapeutico delle contaminazioni e ibridazioni tra contesti differenti (articolo 27 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo che sostiene il diritto a godere dei beni culturali).

Il progetto, che si è articolato tra aprile e giugno 2023, ha visto l’impegno del personale della struttura di Ostetricia, tra medici, infermiere e ostetriche. Gli incontri si sono tenuti in un ambiente familiare ai sanitari partecipanti e nei quali potevano sentirsi più a loro agio.

Numerosi gli esperti coinvolti: Giovanna Brambilla – esperta di educazione al patrimonio e membro CCW, che ha curato il progetto, e che ha scelto di coinvolgere, proprio per l’eleborazione del dolore, due mediatori umanistici, Claudia Burlando e Filippo Vanoncini, mentre per la valutazione conclusiva si è fatto tesori della competenza di Marina Sozzi – docente di tanatologia antropologica.

Dall’osservazione è emerso come l’incontro con l’arte abbia reso i partecipanti riflessivi e interroganti, fornendo strumenti per dare parole ai propri pensieri e alle proprie difficoltà, parole e immagini per affrontare ciò che fa male; la condivisione con la tanatologa ha fatto emergere l’intensità del progetto che ha dato modo di potersi aprire liberamente dando sfogo ai racconti di vita personale e/o professionale; dalla restituzione dei singoli professionisti alcuni hanno evidenziato la difficoltà di trasportare quanto appreso durante il corso nella vita lavorativa quotidiana.

Il confronto con le opere presentate ha consentito di ‘staccare’ i professionisti dalla loro routine in un determinato periodo e ha portato alla condivisione dei vissuti dei singoli emersi dal confronto con le opere.

Un’iniziativa che ha dimostrato un alto valore formativo, tale da consigliarne la replica in altri contesti, arricchendola di un ulteriore momento di confronto per una tematizzazione di quanto acquisito e un’apertura alla definizione di strumenti condivisi che possano essere portati nella pratica quotidiana.

Per saperne di più, consulta il poster dedicato al progetto!

poster Lutto perinatale CCW
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