
Misurare l’impatto: perché, per chi e come | Il primo talk di Community Hub Culture Ibride del 2022
A Siena, promosso da Fondazione Monte dei Paschi di Siena, si sta sviluppando un processo sperimentale di sviluppo del welfare culturale di contesto.
Si chiama Community hub-culture ibride, un laboratorio permanente di innovazione sociale che ha al centro del proprio essere la capacità di trovare soluzioni al bisogno sociale attraverso processi culturali. Il community hub è contemporaneamente un luogo fisico e un network aperto agli attori del terzo settore che in forma collaborativa generano apprendimento innovativo, progetti a impatto sociale, prodotti
socioculturali, utilizzo consapevole del patrimonio culturale della città e del territorio provinciale e interazioni ad alta valenza culturale con soggetti provenienti da altri contesti.
Si tratta sostanzialmente di un modello territoriale che si muove su tre ambiti:
– sperimentazione di pratiche di welfare culturale a forte contaminazione socioculturale
– crescita di una rete di soggetti che sviluppano un percorso di ricerca-formazione-azione finalizzato ad acquisire competenze in grado di essere punto di riferimento molto definito.
– costruzione di una infrastruttura capace di misurare l’impatto sociale delle attività culturali messe in pratica.
Proprio su questo ultimo ambito è particolarmente interessante l’attivazione di due processi paralleli di lettura.
Da un lato un lavoro sul territorio chiamato “mapping” che attraverso l’utilizzo di questionari, interviste e osservazioni sul campo misura gli impatti sulle persone e sulle organizzazioni che partecipano al Programma formativo e di sperimentazione pratica 2022 sul welfare culturale, con particolare riferimento agli ambiti delle soluzioni efficaci in termini di benessere sociale, di reti più o meno lunghe, di modelli gestionali e di innovazione, di competenze, di aumento del pubblico e proposta culturale e sociale.
Dall’altro lato un Laboratorio universitario organizzato all’interno del corso di laurea magistrale dell’Università di Firenze “disegno e gestione degli interventi sociali” che mira a costruire strumenti di dialogo, di emancipazione e consapevolezza dei Servizi sociali e nello stesso tempo strumenti di evidenziazione delle priorità e emergenze sociali individuate dagli assistenti sociali del territorio necessari a determinare gli indirizzi e le scelte delle attività di welfare culturale da progettare e attivare.
In pillole Programma 2022:
15 momenti formativi (chiamati talk e incursioni) e 8 sperimentazioni di pratica di Welfare culturale.
Partecipanti alle attività: all’interno delle attività formative e di pratica sperimentale sono coinvolte circa 250 ps.
Rete delle realtà CH-culture ibride: 6 realtà (terzo settore area cultura e sociale) come gruppo di regia, 2 università (università di Siena e Unistrasi) che collaborano allo sviluppo di connessioni fra welfare culturale e studenti, oltre 20 organizzazioni che si interfacciano con CH culture ibride attraverso collaborazioni cosiddette “tematiche”, la Pubblica Amministrazione, Anci e Regione Toscana che collaborano in forme
diverse, i servizi sociali territoriali per tutto il lavoro dell’individuazione delle priorità sociali, 3 scuole superiori.
Coinvolgimento esperti nella formazione e nelle sperimentazioni: oltre agli stessi attori facenti parte della rete sono coinvolte circa 20 realtà partner specifiche provenienti da altre parti d’Italia e d’Europa che portano il loro contributo all’interno del percorso CH.
Per saperne di più:
https://www.cultureibridecommunityhub.it/