CCW entra nel nuovo Comitato scientifico del Centro Studi Spedalità Cura e Comunità per le Medical Humanities (CSCC) dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria 

Catterina Seia, Presidente CCW, è stata nominata tra i membri del Comitato scientifico del Centro Studi Spedalità Cura e Comunità per le Medical Humanities (CSCC) dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria, presieduto da Antonio Maconi.

CCW è onorato di partecipare al percorso di cambiamento di missione che l’Azienda Ospedaliera ha strategicamente avviato, che vede un potenziamento della ricerca nel settore delle Medical Humanities, reso ancora più rilevante dal momento storico e sociale generato dalla pandemia.

ll Centro Studi Spedalità Cura e Comunità per le Medical Humanities (CSCC) ha come missione l’approfondimento degli studi in tema, complesso movimento culturale che coinvolge le scienze umane e la biomedicina al fine di perfezionare un discorso a sostegno della riflessione teorica, nonché della sua traduzione in pratica clinica quotidiana e il loro insegnamento, con la consapevolezza che tendono allo sviluppo di ogni relazione che definisce il rapporto fiduciario tra medico e paziente.

Con le Medical Humanities si rafforza il paradigma evidence based che ha dato alla medicina lo statuto epistemologico di scienza esatta, guardando a un percorso terapeutico concepito come “atto integrativo”, punto di convergenza di applicazioni che abbracciano cognizioni di carattere psicologico, filosofico ed etico. La medicina entra in dialogo con le scienze sociali, la filosofia morale (bioetica e teologia morale) e con gli apporti delle arti per l’assunzione delle migliori decisioni cliniche e per la costruzione di un rapporto migliore non solo con il paziente, ma anche nei confronti della stessa professione medica.

Sinergie che crescono per creare un ecosistema di dialogo e scambio, con approcci crossover ai processi di cambiamento, alla formazione di nuove competenze e professionalità, alla costruzione di significati condivisi con il rispetto e la tutela della vita umana in tutte le sue dimensioni e in tutta la sua complessità. 

Condividiamo l’incarico in commissione scientifica CSCC, diretto da Mariateresa Dacquino, con Roberta Lombardi – professore ordinario di diritto amministrativo presso l’Università del Piemonte Orientale, Sandro Spinsanti – fondatore dell’istituto Giano per le Medical Humanities e il Management della Sanità, Mario Cardano – direttore del Qualitative Research Lab Unito, Ivo Casagranda – formatore e divulgatore scientifico.

Il Centro Studi Spedalità Cura e Comunità per le Medical Humanities (CSCC) dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria:

Medical Humanities:

Le radicali alterazioni dello scenario, dal punto di vista delle innovazioni in campo tecnologico, fino alle più recenti scoperte nel campo della genomica e dell’immunologia, hanno generato anche una profonda trasformazione in medicina. 

Se da una parte, infatti, la Evidence-Based Medicine ha consolidato il paradigma di una medicina basata sulle prove di evidenza fornendole quindi lo statuto epistemologico di scienza esatta, dall’altra è in atto un processo per cui l’azione terapeutica è sempre più concepita come “atto integrato”, come punto di convergenza e campo di applicazione di cognizioni non solo strettamente mediche, ma anche di carattere psicologico, filosofico ed etico.

Le Medical Humanities non solo rafforzano i rapporti con le scienze sociali e comportamentali (sociologia, psicologia, diritto, economia, storia, antropologia culturale), ma si pongono in dialogo con la filosofia morale (bioetica e teologia morale) e accolgo gli apporti delle arti espressive. Le MH pertanto non sono in contraddizione con l’Evidence Based Medicine (EBM) – come alcuni approcci tendono ad enfatizzare – ma ne costituiscono l’essenza, come ha ben sottolineato il fondatore David L. Sackett, che l’ha definita “l’uso esplicito e coscienzioso delle migliori prove scientifiche nel prendere decisioni nella pratica medica”. Sempre secondo Sackett “sono un approccio alla pratica clinica dove le decisioni cliniche risultano dall’integrazione tra l’esperienza del medico e l’utilizzo coscienzioso, esplicito e giudizioso delle migliori evidenze scientifiche disponibili, mediate dalle preferenze del paziente”.

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